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Croce Rossa Italiana, Solferino 2023, presente anche il Comitato di Guastalla.

“E poi ci siamo incontrati”, lo slogan più adatto per la marcia di Solferino sabato scorso 24 Giugno.

Dal Comitato di Guastalla è partita in rappresentanza, una delegazione di 11 giovani volontari che hanno raccontato di una giornata piena di emozioni, entusiasmo e spirito di comunità. Ed è l’occasione principe per rivedere amici vecchi e nuovi, colleghi d’associazione, con cui magari si sono condivisi alcuni percorsi. A cadenza annuale infatti, Solferino, il comune in provincia di Mantova, l’ultimo fine settimana di giugno si trasforma in un gigantesco villaggio che accoglie volontari provenienti da tutto il mondo, appartenenti al movimento di Croce Rossa.

Vivendo quei giorni e respirando quell’atmosfera lo spirito dell’offerta, il desiderio di donare il proprio tempo a chi ne ha bisogno, viene fortemente sollecitato, come forte è il senso di unità che si respira. Un mondo colorato di rosso che nella Fiaccolata ha il suo evento clou e che quest’anno si è svolta sabato 24 giugno. 10 km a piedi da Piazza Castello a Solferino, al villaggio CRI di Castiglione delle Stiviere, un percorso che attraversa idealmente i luoghi della tragica battaglia che diede l’idea a Henry Dunan di creare questo movimento.

La fiaccolata – hanno ancora raccontato gli 11 giovani volontari di Guastalla – è qualcosa di emozionante: senza parole. 5000 i volontari da tutto il mondo. Abbiamo conosciuto persone dalla Croce Rossa Americana, norvegese, tedesca e decine di volontari da tutt’Italia. Eravamo tutti amici con un obiettivo comune. Infine, i 10 km da Solferino a Castiglione: non ci si stanca mai a rifarli anno dopo anno – e come a creare uno slogan hanno concluso – Se sei volontario è da fare. Se non sei volontario, diventalo. La fiaccolata vale tutti i sacrifici da volontario dell’anno”

Proprio i nuovi volontari presenti, immersi in questa atmosfera di forza e generosità hanno desiderato approfondire tanti aspetti del volontariato in divisa rossa. Solferino, lo ricordiamo, ospita anche il Museo di Croce Rossa e quest’anno una mostra fotografica dal titolo “E poi ci siamo incontrati” – dal conflitto in Ucraina all’alluvione in Emilia-Romagna, uno sguardo profondo sul concetto di Umanità che celebra quella scintilla che riaccende la speranza e la mostra dei veicoli storici CRI


Ufficio StampaPatrizia Santini

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